L'arte di strada conquista il Palazzo Blu di Pisa
“Un muro è fatto per essere disegnato” diceva uno dei padri della street art Keith Haring. E la città di Pisa ha preso alla lettera il suggerimento dell’artista americano, istituendo dal 14 dicembre 2021 al 3 aprile 2022 il progetto “Attitude | Graffiti writing, Street art, Neo Muralismo”, presso il Palazzo Blu. L’iniziativa è curata da Gianguido Grassi, realizzata da Start - Open you eyes e prodotta da Fondazione Pisa, con il patrocinio di molte istituzioni politiche, come il Comune e la Provincia di Pisa, la Regione e il Consiglio Regionale della Toscana, e sostenuta da realtà studentesche quali l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Normale Superiore Sant’Anna.
Per la prima volta in Toscana una mostra-evento presenta in maniera organica una generazione di artisti, che dopo aver iniziato a esprimersi in strada in maniera non autorizzata, hanno compiuto un percorso di crescita per arrivare oggi ad acquisire un linguaggio compiuto e ricercato, in continuità con l'arte di rottura e di avanguardia degli Anni '60.
45 artisti provenienti da tutto il mondo, che hanno saputo unire l'energia creativa della strada a un solido background artistico, per un ricco allestimento composto da ben 74 opere.
L’esposizione parte dalla biblioteca e prosegue nelle sale al quarto piano di Palazzo Blu, per raccontare le varie declinazioni dell’arte urbana, dall’anima più ribelle e sociale propria dei graffiti a quella monumentale delle manifestazioni istituzionali più recenti.
Non è facile definire il concetto di arte di strada, come ci spiega il curatore Gianguido Grassi. «Molte sono le attitudini personali e vaste sono le conclusioni artistiche di un fenomeno già vastissimo in termini geografici. Con l’espressione “arte urbana” si è dunque cercato di creare un contenitore ampio in grado di raccogliere varie esperienze che si sono avvicendate nel tempo e continuano a coesistere tutt’oggi. Semplificando, potremmo individuare 3 categorie principali: Graffiti Writing, Street art e Neo Muralismo, cha a sua volta si dirama in figurativo e astrattista».
È proprio la figura di Keith Haring a ispirare il progetto, che ha cominciato il suo percorso di artista come graffitaro nelle metropolitane newyorkesi, la cui mostra attuale è complementare all’iniziativa del Palazzo Blu. Un connubio imprescindibile quello con il lavoro del pittore statunitense, diventato un vero e proprio simbolo per la città di Pisa, da quando nel 1989 lasciò il famoso murales Tuttomondo.
La Fondazione Pisa afferma così la volontà di raccontare l’arte contemporanea sdoganandola da alcuni pregiudizi, e trattandola definitivamente come una delle tante lenti artistiche capaci di analizzare la nostra società. Anche da parte delle Istituzioni vi è lo stesso consenso: «Crediamo molto nella bellezza e nel valore della street-art - dice Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana - Non è un caso che nei prossimi giorni porteremo al voto, nell'aula del Consiglio Regionale, una proposta di legge varata all'unanimità dall'ufficio di presidenza che destina ai comuni della Toscana oltre 400mila euro dell'avanzo di amministrazione per finanziare progetti di valorizzazione urbana proprio attraverso la street-art.
Anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Pisa Pierpaolo Magnani condivide la scelta di riqualificare il prestigio dell’arte di strada, accennando brevemente alla sua evoluzione storica. Erano gli anni '50 quando a New York un gruppo di artisti anonimi iniziavano a riempire con scritte di protesta i muri della città. Le strade iniziavano a diventare così delle installazioni artistiche, luoghi di esibizione dei propri ideali. L’avvento delle bombolette spray negli anni ’80 porta un’importante evoluzione, che porterà anche in Italia la definitiva apertura delle porte delle grandi istituzioni museali.
Il progetto comprende anche delle performance live, che per ogni intero mese approfondiranno le personalità degli artisti di spicco della Urban art come 108, il cui linguaggio alterna pittura, muralismo, scultura e suono; Joys, leggenda italiana del writing, 2501, che è anche un grande studioso delle controculture. Per finire lo street artist newyorchese Gaia, inserito dalla rivista Forbes tra i 30 Under30 che cambieranno il mondo.
Con Attitude, Pisa si conferma la Capitale italiana dell’arte di strada, con un proficuo impegno nel garantire lo spazio e il tempo necessari per comprenderne il suo valore. Il progetto è utile per riflettere su come si evolva il rapporto tra l’arte e i cittadini, la cui distanza sembra sempre più accorciata, diventando un modello visionario per tutte le provincie che vogliono garantire bellezza e fermento culturale alle loro comunità.
Beniamino Strani
Mi chiamo Beniamino Strani, ho 24 anni e sono laureato in ‘Scienze dell’Informazione: Comunicazione Pubblica e Tecniche Giornalistiche’. Ho poi ottenuto un Master in ‘Critica Musicale’. Amo ogni forma di comunicazione e tra un articolo e un altro, pubblico delle poesie su un blog.
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