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Mi chiamo Beniamino Strani, ho 24 anni e sono laureato in ‘Scienze dell’Informazione: Comunicazione Pubblica e Tecniche Giornalistiche’. Ho poi ottenuto un Master in ‘Critica Musicale’. Amo ogni forma di comunicazione e tra un articolo e un altro, pubblico delle poesie su un blog.
Il caffè, la bevanda più conosciuta al mondo, ha radici antichissime: l'albero di Coffea (la specie nativa non domesticata) è originario dell'antica provincia di Kefa (da cui trae il nome) situata nel Sudovest dell'Etiopia, attorno a Gimma. La leggenda più diffusa narra che un pastore dell'Abissinia notò l'effetto tonificante di quest'arbusto sul proprio gregge di capre che stavano pascolando nei suoi pressi.
La Caffè Milani Experience nasce con lo scopo di far vivere ai consumatori un’esperienza immersiva nel mondo del caffè, tra i profumi, i sentori, le sensazioni e i sapori sprigionati dai chicchi. Una vera e propria avventura a 360° che rende il gesto di bere il caffè un vero e proprio rito. Quattro appuntamenti speciali (12 novembre, 26 novembre, 14 gennaio e 28 gennaio) di due ore in cui la sede di Lipomo ospiterà un tour guidato al museo di Caffè Milani e una lezione in cui i partecipanti scopriranno le tecniche di degustazione e di assaggio delle diverse miscele, attraverso il racconto sin dalle origini, in un viaggio intorno al mondo. Degli incontri per riscoprire quindi la cultura che si cela dietro questo gesto quotidiano, per celebrare gli 85 anni di attività di Caffè Milani. L’azienda di caffè comasca ha voluto mantenere la scia della formazione con la collaborazione con Enaip Lombardia, che ha dato vita alla raccolta di ricette dolci, salate e abbinamenti di piatti al caffè, con un’attenzione particolare alla sostenibilità: km 0, no waste, attenzione al territorio.
Il compleanno dell’azienda si svolgerà all’insegna del futuro, grazie a un programma di progetti che hanno come obiettivo l’inclusione e la sostenibilità. Tra questi, la collaborazione con In-Presa, ente di Carate Brianza che si occupa ormai da anni di formazione professionale, inserimento lavorativo, orientamento, sostegno scolastico e aggregazione per giovani in età di obbligo formativo.
Dietro i chicchi di Caffè Milani, l’azienda nata nel 1937 a Como dal Maestro Celestino Milani, si nasconde un mondo fatto di geografia, di luoghi, di storie di persone che si intrecciano, mani che compiono gesti sapienti, di porti, di ricerca, di design, di studio.
Era il 1982 quando E.T., il capolavoro di Steven Spielberg usciva per la prima volta in sala per diventare uno dei film più amati e famosi di tutti i tempi. Cineteca Milano festeggia il quarantesimo compleanno del film di culto, con protagonista l’ormai iconica creatura con cui Carlo Rambaldi conquistò il Premio Oscar per gli effetti speciali visivi. Pietra miliare del cinema di fantascienza, che incantando il nostro immaginario, ha ridefinito per sempre il concetto di effetti specieli conferendogli un aspetto emotivo oltre che sbalorditivo.
“Da parte nostra - commenta Matteo Pavesi, direttore di Cineteca Milano - pensiamo che il senso ultimo di mostrare oggi E.T. non sia solo quello di festeggiare i quarant’anni di un capolavoro, ma veicolare un messaggio di pace e accoglienza in cui la fragilità non è una debolezza ma la consapevolezza della natura più intima del mondo”.
Sabato 5 novembre alle ore 20.30 il festival, grazie a Cineteca Milano e alla collaborazione con Universal Pictures Home Entertainment, ospita una proiezione speciale del film, accompagnata dal saluto dell’attore Henry Thomas (Elliott, l’amico prediletto del piccolo alieno) e dall’anteprima in esclusiva di un contributo video di Spielberg. Inoltre, in compagnia di Fondazione Culturale Carlo Rambaldi, verrà allestita nel foyer del cinema la bicicletta Kuwahara, protagonista di una delle scene più iconiche ed emozionanti del film.
L’esposizione E.T. LA MOSTRA 1982-2022 si terrà dal 6 novembre al 31 gennaio presso la Cineteca Milano MIC Museo Interattivo del Cinema, coinvolgendo i visitatori in un viaggio magnetico nell’universo di E.T., ricco di curiosità e suggestioni e offrendo un percorso affascinante tra differenti arti e forme visive. Si potranno ammirare quaranta spettacolari reperti di E.T., sapientemente restaurati dall’effettista Leonardo Cruciano e dall’equipe di Baburka; dipinti, gadget d’epoca, maschere, VHS, vinili, locandine e videogame; progetti, disegni e fotografie originali, ripristinati dal laboratorio per la carta di Cineteca in collaborazione con l’Accademia di Brera; numerosi filmati che accompagnano tutto il percorso espositivo, prodotti dalla Nitrato srl.
Un’esperienza unica dove sarà possibile scattare selfie con E.T., doppiare le sequenze più famose del film, vedere scene inedite. Uno dei maggiori successi di Spielberg (otto candidature agli Oscar e quattro statuette conquistate, anche per la migliore colonna sonora originale del maestro John Williams) torna sotto ai riflettori dopo quarant’anni, ricordandoci che non si è mai troppo grandi per sognare e stupirsi, con la volontà di accogliere e aprirsi al prossimo, anche se ‘alieno’.
Continua il successo della cucina oceanica a Milano grazie al gruppo Pacifik Pokè: dopo il primo punto vendita aperto in Corso di Porta Vittoria 42, ne inaugura il secondo in via Losanna 36 il 13 Ottobre.
La differenza tra i due locali è che l’ultimo sarà sviluppato secondo la formula Restaurant e prevederà, oltre alla consueta possibilità di acquistare i prodotti secondo la formula Express, anche un servizio in sala e un’offerta più ampia e improntata al fine dining.
Il CEO del gruppo, Stefano Zenga, reduce da 4 anni di esperienza in Asia, decide di esportare i gusti del Pacifico nel Bel Paese, sviluppando un’originale idea imprenditoriale.
Dalla classica pokè hawaiana (che può essere personalizzata a proprio piacimento e presenta anche alternative vegane e gluten free) alle tapas Hawaiiane, dalle ceviche tipicamente peruviana agli hawaiian roll: sono tantissime le proposte del nuovo locale, a cui si aggiungono anche diverse tipologie di tartare e di dolci del Pacifico, come i Mochi gelato, tipici del Giappone.
Inoltre, a partire da fine ottobre, il menù si amplierà con tanti nuovi prodotti, tra cui piatti caldi adatti alla stagione invernale ormai prossima, per non rinunciare ai tradizionali sapori hawaiiani neanche con il freddo.
Il brand si distingue per la sua filosofia ecosostenibile, che mette in pratica tramite l’utilizzo di prodotti biodegradabili e compostabili e per la varietà di prodotti vegani che vanno dalla salsa al mango al topping di jalapeño.
“Immagina di trovare un angolo in città che ti faccia sperimentare i sapori, i profumi e i colori delle Hawaii e di altri paesi esotici. Un mix di culture diverse racchiuso in piatti creativi a portata di mano. Noi siamo con lo zaino in spalla, unisciti a noi in questo viaggio attraverso il gusto!”
Come da buona consuetudine, anche quest'anno è partita la Lotteria Italia che è stata abbinata al programma di cucina “È sempre mezzogiorno!” condotto da Antonella Clerici. L’appuntamento con i premi della lotteria è diventato un rito per le famiglie italiane che si recano presso le tabaccherie ad acquistare il biglietto con cui sognano di iniziare l'anno in ricchezza. Non tutti però conoscono le radici storiche della Lotteria Italia, ecco allora qualche informazione in merito.
La nascita della Lotteria Italia
I giochi basati sulla fortuna affondano le loro radici nella notte dei tempi, infatti si narra che il primo biglietto della lotteria fu venduto a Milano nella seconda metà del 1400 al costo di 1 ducato con premio finale pari a 300 ducati. La storia della Lotteria Italia è decisamente molto più recente perché nasce nel 1956, nel pieno della ripresa economica del dopo guerra. In quel periodo la famiglia italiana ottiene piccole conquiste, in quasi tutte le case entra la TV e in garage arriva anche l’automobile che, nella maggior parte dei casi corrisponde ad una utilitaria. Tornando alla lotteria, inizialmente il suo nome era Lotteria di Capodanno in quanto i biglietti vincenti venivano estratti il 1 gennaio di ogni anno. La presenza sul territorio di diverse lotterie imponeva una diversificazione dei nomi in base alla città o al periodo dell’anno ma dal momento che oggi la Lotteria di Capodanno è rimasta l’unica lotteria italiana viene chiamata univocamente Lotteria Italia.
Come si gioca alla Lotteria Italia?
Tentare la fortuna è molto semplice, basta comprare un biglietto presso le tabaccherie oppure online, sul sito autorizzato della Lotteria. Il costo del biglietto è di 5 euro e quindi è alla portata di tutte le tasche, cosa importante in questo momento di crisi economica in cui tutto è rincarato. Il primo premio in palio è di 5 milioni di euro, inoltre è possibile partecipare all’estrazione giornaliera di premi del valore di 10 mila euro che verranno assegnati durante la trasmissione televisiva È sempre Mezzogiorno! in onda ogni giorno su RAI 1. Tutte le notizie sulla Lotteria Italia (come funziona e probabilità) sono reperibili online, sui siti che si occupano della Lotteria. Come ogni anno, l’estrazione finale del biglietto vincente è prevista il 6 di gennaio durante la trasmissione “ Soliti Ignoti-il ritorno”. Per partecipare invece all’estrazione giornaliera dei premi bisogna scoprire il codice di 10 cifre che si trova nel biglietto cartaceo sotto la scritta “GRATTA QUI”. Buona fortuna!
Un ponte culinario e culturale tra la Norvegia e il Veneto: la città di Sandrigo ospiterà nelle ultime due settimane di settembre la 35esima edizione della Festa del bacalà alla Vicentina, ‘gemellandosi’ in cucina con la comunità di Røst, piccola isola dell'arcipelago norvegese delle Lofoten dove si pesca e viene essiccato il merluzzo utilizzato per preparare il piatto.
Più che una festa, l’evento è un vero e proprio punto di riferimento per la tradizione gastronomica vicentina, che è riuscita nel tempo a farsi conoscere e apprezzare da tante persone di ogni latitudine. Un legame che si fonda sulla qualità quello tra Pro Sandrigo e il Torrfisk Fra Lofoten, un’associazione di 23 produttori che condivide la passione per la ricerca della materia prima. Lo stoccafisso utilizzato per preparare i piatti da quest’anno sarà unicamente quello IGP del Consorzio, che sarà anche partner della Festa.
L’edizione di quest’anno si prevede ricchissima, tra cene esclusive, stand e la possibilità di gustare molte altre ricette tradizionali e innovative a base di bacalà: i bigoli, gli gnocchi di zucca, i ravioli, la pizza gourmet, il bacalà in tempura, il risotto, il sushi con il bacalà e tante altre proposte.
Immancabile l’appuntamento con Bacco & Bacalà, il banco d’assaggio dedicato ai vini da abbinare ai piatti a base di bacalà: il biglietto unico, acquistabile in prevendita online a 25 euro fino al 16 settembre o direttamente in loco fino ad esaurimento dei posti, comprende la degustazione di 8 vini, abbinati ad alcuni piatti: bacalà mantecato con crostino croccante, insalata di stoccafisso Igp con pomodorini, patate e cipolla, stoccafisso alla livornese in rosso con olive e gnocchi di patate artigianali con sugo di bacalà o in alternativa una box rustica con porchetta artigianale e pane e gnocchi al burro e formaggio.
Non è tutto. L’evento offre la possibilità per i commensali di cimentarsi a preparare sushi con salmone e bacalà in un laboratorio apposito, per concludersi poi Domenica 25 nella consueta investitura dei nuovi Confratelli, anticipata dal Corteo del Doge con sbandieratori e figuranti.
La manifestazione, celebrata dalla Confraternita del Bacalà in Piazza Garibaldi, sarà seguita da uno speciale abstract portato in scena da una compagnia norvegese, tratto dalla più grandiosa opera lirica dedicata alla storia di Pietro Querini e alla scoperta dello stoccafisso.
Grandi novità per l’evento italiano più amato in Italia dedicato al mondo del Gin: per la sua decima edizione theGINday cambia location, trasferendosi al SuperStudio Più di via Tortona 27 di Milano. Domenica 11 e lunedì 12 settembre ci sarà Luca Pirola a guidare la squadra organizzativa, ideatore del format e fondatore di Bartender.it insieme ai soci Agostino Perrone, Dario Comini, Dom Costa e Fulvio Piccinino.
La manifestazione racconterà anche la nascita negli ultimi anni di nuove distillerie e il nuovo impulso generato in altri comparti del settore, come nel caso delle acque toniche.
Coinvolgendo numerose aziende produttrici di Gin, l’evento consisterà in una serie di degustazioni, workshop e ospiti di eccezione, in modo da raccontare le novità sviluppate nell’ultimo anno all’interno dell’universo del distillato più consumato. Saranno presenti anche i tre bartematici dedicati ai drink più iconici, Martini Bar, Negroni Bar e Gin Tonic Bar, animati dalle ricette dei barman che sveleranno curiosità, tecniche e ricette dei diversi brand coinvolti nell’esposizione.
“Di fronte ad un fenomeno di portata globale come quello del Gin, l’edizione 2022 di theGINday non può che proporsi anche come un buon esempio e motore di un rinnovato interesse nei confronti il mondo dell’ospitalità anche dal punto di vista professionale – spiega Luca Pirola - Da dieci anni theGINday opera attivamente nel settore italiano del beverage, dando un significativo contributo nello sviluppo di un network specializzato come quello della mixology italiana”.
Una cura particolare anche per gli accompagnamenti con il gin, come quella dell’evento Pizza & GINto: dall’8 al 12 settembre alcune tra le migliori pizzerie di Milano sposeranno l’abbinamento con le loro creazioni ed un ottimo gin tonic. Sempre dall’8 settembre partirà anche la terza edizione della theGinWeek, che coinvolgerà i migliori locali di Milano: un vero e proprio evento “fuori salone” dove molti spazi di socialità attireranno l’attenzione di professionisti e gin lover.
Va in scena nella 79a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia l’intensa sinergia tra cibo e cultura, grazie alla Stella Michelin Paolo Gramaglia, che dedica una cena-omaggio ai cinque film italiani in lizza per il Leone d’Oro.
L’evento, che si terrà martedì 6 settembre 2022 nel prestigioso relais Villa Barbarich, fonde cultura culinaria e cinematografica per celebrare la migliore italianità, creando un raffinato trait d’union tra due arti che ci vedono eccellere a livello internazionale. Protagonista indiscusso è il menù, composto da sei piatti inediti come inedite sono le pellicole a cui fanno omaggio, creato dallo Chef sull’onda dell’impatto emotivo, delle sensazioni e della sorpresa, per dare vita ad una singolare assonanza tra portate e film.
Ad aprire la cena è una mise en bouche dedicata a “Il Signore delle Formiche” (regia di Gianni Amelio), proiettato proprio il 6 settembre nelle sale della Mostra: tacos di limone con mantecato di dentice e merluzzo in salsa soar, uva passa e pinoli, un piatto provocatorio che gioca sull’insolito twist dato dall’alternanza di acidità e dolcezza.
Il viaggio on the road e la scoperta di differenze e affinità che legano ogni città, sono l’ispirazione dello Chef per l’antipasto dedicato a “Bones and all” (regia di Luca Guadagnino): un baccalà in olio di cottura, salsa di pomodoro e ribes, con polvere di olive taggiasche e spuma di bruschetta. Un “piatto del mondo” con protagonista un pesce cosmopolita, pronto ad attendere i viandanti in ogni angolo del globo, ricco di cultura, interpretazione e tradizione. La cena prosegue poi con l’omaggio dello Chef a “Chiara” (regia di Susanna Nicchiarelli), attraverso un “primo” ispirato alla libertà di osare, di rompere le regole, di giocare con i contrasti, per compiacere il palato. Un risotto in essenza di crostacei, con gamberi, limone, granita di riccio e carbone di lampone che fa della sapidità dello iodio, data dalla cottura in acqua di mare, e della dolcezza pungente del lampone in carbone la sua cifra stilistica, rendendo tributo a due donne, la regista e Santa Chiara, che hanno fatto della libertà il proprio dogma.
A “Monica” (regia di Andrea Pallaoro) e al suo intimo e introspettivo viaggio nella vita passata e presente è dedicato il piatto che inaugura il “secondo tempo” della cena firmata da Gramaglia. Una spigola in cottura poché con salsa di scorzanera e lime all’insegna dell’essenzialità e dell’arte della sottrazione.
Un pre-dessert ispirato a “L’Immensità” (regia di Emanuele Crialese) preannuncia il finale: l’assoluto di mela verde, un sorbetto dalle note aspre e fresche che omaggia gli anni Settanta - epoca in cui è ambientata la pellicola - con le loro tinte pop e brillanti come il verde acido e il sapore rock delle rivoluzioni culturali che hanno segnato una generazione.
Chiude la cena il dessert “di cioccolato in cioccolato” abbinato dallo Chef Gramaglia all’ambito Premio del Festival, il Leone d’Oro, tra ricercatezza, classicità e innovazione.
Il 7 settembre torna l’evento “Italian Chef Charity Night” al Forte Belvedere, la rete di solidarietà degli chef fiorentini. Dopo gli appuntamenti dedicati alla ricostruzione di Amatrice, alla lotta al femminicidio, al supporto di Careggi e degli anziani, torna la tradizionale serata benefica che prevede una cena a buffet aperta al pubblico, con un’offerta minima di 25 euro devoluta al comitato italiano del World Food Programme dell'ONU, a favore delle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. I partecipanti potranno così assaggiare i piatti “signature” di 16 importanti chef del panorama fiorentino e toscano, inclusi i titolari di diversi ristoranti stellati: saranno presenti Riccardo Monco (Enoteca Pinchiorri), Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati), Paolo Lavezzini (Il Palagio, Four Seasons Hotel Firenze), Marco Cahssai (Atman a Villa Rospigliosi) e Vincenzo Martella (Linfa, San Gimignano), insieme a Vito Mollica (Chic Nonna), Giovanni Cerroni (Mimesi), Ariel Hagen (Saporium), Andrea Perini (Al 588), Lorenzo Romano (Insolita Trattoria), Edoardo Tilli (Podere Belvedere), Salvo Pellegriti (La Vetreria), Luigi Bonadonna (The Stellar), Gabriele Andreoni ed Elisa Masoni (L'Oste di Calenzano), Giuseppe Papallo (Architettura del Cibo) e Matteo Donati (Ristorante Donati, Castiglion della Pescaia GR), tutti supportati dagli studenti dell'istituto alberghiero “Saffi” di Firenze.
Durante la serata, condotta da Annamaria Tossani, fiorentini e turisti potranno assaggiare, oltre ai piatti degli chef, altri prodotti tipici della Toscana come i cantucci del forno Pane, amore e fantasia, i vini del Consorzio Chianti Colli Fiorentini, le pizze fritte di Marco Manzi (Giotto), lo champagne Jacquart, il caffè de La Sosta Specialty Coffee, i dolci di Paolo Sacchetti e il gelato di Sergio Dondoli e Cinzia Otri, nonché l'Acqua Plose.
“A sei anni dalla prima edizione del charity – spiega il ‘Forchettiere’ Marco Gemelli, organizzatore insieme a Once Events – chiediamo a Firenze di ripetere la straordinaria prova di generosità delle volte precedenti. Il World Food Program dell'ONU fornisce assistenza a tutti i territori che nel mondo sono teatro di guerra: abbiamo voluto puntare i riflettori su ciò che accade in Ucraina, senza però dimenticare le altre aree del pianeta in cui si combatte e si muore, nel silenzio generale. Per questo vogliamo chiamare a raccolta la popolazione di Firenze perché dia una volta di più il suo contributo. Siamo felici che ancora una volta siano le terrazze del Forte Belvedere a ospitare questa manifestazione, sancendo per il fortilizio mediceo un ruolo di testimone della solidarietà”.
Tutto pronto per la terza edizione di Roma Baccalà che si terrà dall’8 all’11 settembre 2022 in collaborazione con l’VIII Municipio di Roma. Centrali saranno I temi dell’ambiente e della sostenibilità come spiega la Direttrice Artistica di Roma Baccalà, Francesca Rocchi: “Il mondo del baccalà è molto di più che un racconto legato ad un prodotto ma piuttosto un luogo metaforico che ha intrecciato avvenimenti storici fondamentali e che ha lasciato una traccia indelebile nella nostra matrice culturale gastronomica e religiosa. La forza della nostra manifestazione è probabilmente la visione nel portare temi culturali legati alla consapevolezza di ciò che siamo attraverso il cibo, e al contempo entrare in piazza con piatti emozionanti ed iconici ”.
Oltre 20 incontri culturali, più di 20 piatti tradizionali di baccalà, 30 laboratori di cucina e 14 osti: sono questi alcuni dei numeri dell’edizione 2022 di Roma Baccalà.
Nella quattro giorni, il nuovo salotto V.I.B. Very Important Baccalá ospiterà pranzi e cene dedicati alla tradizione e alle nuove frontiere del baccalà in cucina con lo chef veneziano Stefano Aldreghetti e Anna Maria Palma, ideatrice e fondatrice della scuola Tu Chef.
Tra le novità di questa edizione il focus interamente dedicato alla cultura enogastronomica della Calabria: “La nostra regione ha storicamente un legame profondo con la cultura dello stoccafisso in Italia, potendo vantare le radici di questo incredibile prodotto introdotto dai Normanni già intorno all’anno 1000. Per questo la Calabria è una delle capitali dello stoccafisso nel mondo - racconta l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo – e per questa ragione porteremo le nostre storie, i nostri piatti, la nostra cultura intrecciata alla biodiversità, ma anche la nostra musica folk, nella festa dedicata al baccalà e allo stoccafisso nel cuore di Roma”.
Non mancherà lo spazio alla sensibilizzazione della cura del mare e degli oceani attraverso dei laboratori educativi per bambini ed adulti affidati agli educatori di Slow Food Roma.
Sempre di educazione e di informazione al consumatore, ma soprattutto di sicurezza alimentare, si parlerà durante gli approfondimenti del CAR, il Centro Agroalimentare Roma che ospita il più grande Mercato Ittico d’Italia. ”Per un prodotto così importante per la nostra dieta come quello ittico, la sicurezza alimentare è un fattore critico particolarmente importante”, commenta Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale del CAR, ”Iniziative come questa di Garbatella permettono ai romani di conoscere in maniera diretta gli attori della filiera e in particolare il ruolo fondamentale dei mercati all’ingrosso, luogo in cui si incrocia la domanda e l’offerta, attraverso il racconto e la storia dei tantissimi operatori nonché l’alta qualità dei prodotti offerti”.
Sarà il tradizionale Palio di Asti, in programma il 4 settembre in piazza Alfieri, a fare da cornice al lancio internazionale del vermouth di Torino Corsieri del Palio e ad accogliere un parterre internazionale, con ospiti provenienti da tutta Europa invitati da Perlino. La storica azienda piemontese che dal 1905 produce spumanti e vermouth ospiterà i vertici del gruppo “La Martiniquaise Bardinet”, di cui fa parte da 6 anni, per assistere ad uno dei più famosi eventi piemontesi.
Domenica 4 settembre sarà dedicata al Palio di Asti e alle sue sfumature per tutta la città: gli ospiti assisteranno a tutte le fasi della manifestazione e poi si sposteranno nei locali tipici della città, assaggiando il Vermouth di Torino “Corsieri del Palio” all'interno di cocktail iconici come il Negroni o l’Americano. Il giorno successivo invece è prevista la visita in azienda tra linee di imbottigliamento, nuovi magazzini, zone mosti e infusi dove gli ospiti saranno accompagnati dall’esperto enologo Valter Facello in un percorso formativo e sensoriale per scoprire tutte le fasi degli elaborati processi di produzione di spumanti e vermouth, pilastri dell’azienda Perlino.
Per Perlino, la scelta di ospitare i vertici della multinazionale segna la volontà di trasmettere loro la passione e la tradizione del territorio. Una ricetta magica, che prevede un'accurata selezione di erbe e spezie, infuse singolarmente a caldo o estratte a freddo in base alle loro caratteristiche, e solo successivamente miscelate, dopo che tutto il profumo e l’aroma sono stati naturalmente assorbiti dai singoli infusi. Il suo carattere deciso e complesso rievoca la tradizione del vermouth d’eccellenza.
“Una ricetta antica – spiega l'azienda - che rispecchia le radici del territorio piemontese. Il corsiero è un cavallo, nobile, forte e bello, da corsa e dunque orgoglioso e determinato alla sfida. Così come il nostro vermouth, deciso ed equilibrato, con note dolci-amare e un finale agrumato.”
Con il vermouth di Torino Corsieri del Palio, si arricchisce la gamma della storica azienda fondata nel 1905 da Giuseppe Perlino a Castello D'Annone, piccolo centro vicino ad Asti. Negli anni '30 la passione e la tenacia della famiglia Perlino fecero sì che l'azienda diventasse uno dei principali operatori del settore, tanto che fu possibile trasferirsi in locali più ampi proprio ad Asti, dove tuttora opera. È in questo periodo che la produzione di spumanti e vermouth inizia ad affiancarsi a quella di vini piemontesi, diventando col tempo il vero punto di forza dell'azienda. Il Vermouth Perlino è cresciuto rapidamente sui mercati nazionali e internazionali grazie alla sua ricetta, e oggi è un punto di riferimento per questo classico aperitivo piemontese. Nel 2016, Perlino sceglie di sottolineare il rapporto con il patrimonio culturale e la storia di Asti: un impegno oggi rappresentato nel nuovo logo aziendale che si ricollega appunto al Palio.
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