Napoletano? E famme ‘na pizza!”: Vincenzo Salemme mette in scena i cliché di Napoli per svelarne i limiti
Dopo il tutto esaurito delle prime date del tour, “Napoletano? E famme ‘na pizza!” di Vincenzo Salemme è pronto al debutto della seconda parte della stagione nel 2022. Sarà il Teatro Manzoni di Milano (dal 4 al 16 gennaio) la prima tappa dello spettacolo campione d'incassi, tratto dall’omonimo libro pubblicato a marzo 2020 per Baldini + Castoldi.
Dagli esordi come attore con un’intensissima vita teatrale partita nel ‘78 con il Maestro Eduardo De Filippo fino al Premio alla Carriera, Salemme con garbo e ironia è riuscito a portare il teatro in televisione in una formula riuscita, abituandoci a spettacoli campioni d’incassi, come l’ultima commedia “Con tutto il cuore”, interrotta a causa del Covid 19, vista da 150mila spettatori.
45 anni di carriera, oltre 28 spettacoli e 45 film: il teatro e il cinema sono la seconda pelle del famoso attore napoletano, che nell’estate dello scorso anno ha voluto dare un segnale di ripresa dalla grave crisi che l’emergenza Covid ha portato nel settore dello spettacolo, mettendo in scena l’anteprima del tour. Nonostante la capienza ridotta per ovvie ragioni, il primo passo verso il ritorno alla normalità, ha testimoniato per Salemme una risposta concreta a favore dei lavoratori e delle lavoratrici del dietro le quinte. Lo spettacolo, che ha visto il suo debutto a Orvieto nel novembre 2021, ritorna ora con la seconda parte fino alla primavera 2022, coinvolgendo l’intera produzione che con dedizione e impegno, è riuscita a mettere in scena un lavoro brillante e divertente nonostante le innumerevoli difficoltà del momento storico.
Il titolo fa riferimento ad una battuta di una commedia teatrale dell’artista, “e fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza.
“E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mammà” – aggiunge Salemme, che evidenzia come gli stereotipi possano diventare in realtà una gabbia per l’identità e la creatività di un popolo.
“Ma, allora, io che sono nato in provincia, a 30 km da Napoli, posso dichiararmi napoletano doc? Io che da bambino avevo paura di Napoli perché il proverbio recitava: “Vedi Napoli e poi muori!”, io che per recitare il teatro napoletano ho dovuto imparare a nascondere l’accento del mio paese, Bacoli, io che ho una casa a Roma, posso dichiararmi napoletano a tutto tondo?” è da questi interrogativi postisi dall’attore che nasce lo spettacolo, in cui sono presenti alcuni dei pezzi più divertenti delle sue ultime commedie. Un omaggio ai fan di sempre, con l'augurio di tornare a ridere ed emozionarsi tutti insieme con lo stesso sentimento di speranza nel futuro.
Beniamino Strani
Mi chiamo Beniamino Strani, ho 24 anni e sono laureato in ‘Scienze dell’Informazione: Comunicazione Pubblica e Tecniche Giornalistiche’. Ho poi ottenuto un Master in ‘Critica Musicale’. Amo ogni forma di comunicazione e tra un articolo e un altro, pubblico delle poesie su un blog.
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