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I milanesi Cecilia Miradoli e Max Tarenzi, ex Nomoredolls, hanno dato vita al nuovo progetto Pinhdar che sta conquistando anche l'estero.

Sempre più di frequente i ritmi di lavoro, le tempistiche della giornata, le nostre abitudini rendono davvero complesso affrontare la gestione della pausa pranzo con la giusta serenità, ma soprattutto con la dovuta calma.

 

Gli spostamenti tra più sedi di lavoro, o l'impossibilità di prendersi il tempo necessario per consumare normalmente un pasto, favoriscono lo svilupparsi di abitudini alimentari totalmente improvvisate e più o meno deleterie.

 

Lo spettro di soluzioni adottate, giustificate da ragioni valide solo in parte o per nulla, spaziano tra i due estremi del digiuno, nella prospettiva di compensare con i due pasti rimanenti, e dell'abbuffata continua con cibi spazzatura, passando per una monoporzione ipercalorica (che permetta di affrontare "con energia" l'intera giornata) sino al menù a base di sola frutta o verdura, che anche se consumate in grandissima quantità "possono solo fare del bene".

In realtà, le opzioni appena citate comportano conseguenze quasi sempre sfavorevoli: dalla totale mancanza di forze e concentrazione, al senso di pesantezza e sonnolenza dovuto al rallentamento digestivo (nei casi in cui si ecceda con le porzioni o si consumi il proprio pranzo troppo rapidamente), sino ad un senso di gonfiore dovuto all'eccesso di fibre (frutta/verdura) che può inoltre provocare meteorismo.

Per non parlare dei cibi troppo salati, come formaggi e salumi, che sviluppano una sete notevole: per quanto il consumo giornaliero consigliato sia di 1,5 lt di acqua, la sua assunzione in grandi quantità durante i pasti compromette ulteriormente la digestione.

 

Con un minimo sforzo organizzativo è però possibile rimediare a queste condizioni: se proprio non è possibile concedersi una pausa utile per il pranzo, si può compensare con una serie di accorgimenti per non arrivare al termine dell'orario lavorativo completamente debilitati o appesantiti da una dieta che non ci appartiene.

 

Propongo di seguito una serie di soluzioni, alternative fra loro, che possano soddisfare gusti e adattarsi alle abitudini più varie, in modo da porre il maggior numero di persone in condizione di poter rivalutare la propria condotta alimentare. Non pretendo di essere completamente esaustiva, né di imporre pratiche da adottare: semplicemente, vorrei fornire spunti da cui trarre idee e far scaturire qualche riflessione.

 

Modalità panino: è assai pratica soprattutto se si fanno molti spostamenti o si deve mangiare alla scrivania, ma è anche molto versatile nel momento in cui lo si prepara da casa. Un consiglio è preferire il pane di segale o quello di grano duro, in quanto saziano più a lungo, ma soprattutto variare i contenuti: ai classici salumi (che contengono nitriti e nitrati) preferite il prosciutto crudo o sostituite con del salmone, della ricotta o formaggio primosale, ma anche delle mousse di legumi (frullati e conditi con un filo d'olio e delle spezie). Non è da denigrare la possibilità di arricchire la vostra farcitura con verdure grigliate o fresche foglie d'insalata.

L'alternativa di acquistare un panino al bar è certamente allettante, e può velocizzare i ritmi, ma non è priva di problematiche: spesso il pane non è fresco e contiene strutto o olii vegetali per preservarne la morbidezza, inoltre l'imbottitura che viene usata si compone di due fonti proteiche (salumi e formaggi) che combinate possono affaticare la digestione.

I vantaggi del prepararsi a casa il proprio spuntino sono evidenti non solo a livello salutistico, ma anche economico!

Un ultimo ragguaglio: se si opta per questa soluzione è bene aumentare proporzionalmente la colazione e la cena, o prendere in considerazione la possibilità di una merenda, sempre ponderando gli apporti dei vari alimenti.

 

Modalità "pranzo da casa": è preferibile, ma non sempre realizzabile; l'ideale sarebbe cucinare la sera precedente e portare l'eccesso al lavoro o, quando si ha più tempo, preparare in anticipo una quantità che copra 3/4 pranzi (da conservare in frigorifero) così da non dover cucinare giorno per giorno e potersi giostrare per un lasso di tempo più ampio.

Questa seconda modalità è attuabile ad esempio nel caso dei cereali (farro, orzo, riso) che possono essere bolliti, conditi e comodamente suddivisi: le insalate di cereali sono ottime anche fredde, accompagnate da altre verdure.

Non sono da escludere anche porzioni di pasta e riso accompagnate anch'esse da verdure o pesce, verdure ripiene o torte salate.

Un'idea proteica è invece quella di preparare un'insalata con uova sode, gamberetti e scaglie di grana/cubetti di formaggio.

L'importante è sempre evitare di affiancare due fonti proteiche nello stesso pasto in quanto affaticano notevolmente la digestione.

 

Modalità "snack": per chi ad un pasto completo preferisce l'alternarsi di 2/3 piccoli spuntini diluiti durante la giornata.

Anche in questo caso sono necessarie alcune avvertenze: innanzitutto è utile alternarli, in modo che abbiano apporti differenti e non forniscano solo, ad esempio, carboidrati; questi ultimi, infatti, determinano oscillazioni nella glicemia che portano a richiederne sempre più (quindi ad avere sempre più fame), limitando il senso di sazietà.

In questo caso rientrano snack e tramezzini offerti dalle macchinette: per quanto golosi e facilmente reperibili, sono ad altissima intensità calorica, ma saziano molto poco.

Per chi si sentisse spiazzato, le idee utili per qualche pausa ristoratrice sono davvero molte: potete portare con voi un pacchetto di classici crackers (possibilmente non salati in superficie) o crackers di farro con semi di lino (reperibili nei negozi biologici, saziano di più), ma evitate le gallette di riso; potete optare per uno yogurt bianco intero, o greco, dal buon profilo nutrizionale; della frutta secca, semplice da trasportare e ottima in abbinamento ad una manciata di uvetta, o frutta fresca di stagione (le macedonie sciroppate disponibili ai distributori automatici sono da escludere in quanto cariche di zuccheri); qualche pezzo di parmigiano.

In alternativa a cracker o schiacciatine, potete pensare di tenere in ufficio una confezione di pane di segale e gustarvene una fetta come sostitutivo ai due.

 

In qualsiasi caso, un'ottima abitudine è adattare i rimanenti pasti della giornata cercando di equilibrarli al meglio.

 

Quelli qui riportati non vogliono essere dettami insindacabili, ma consigli generici da adottare con discrezione in base alle esigenze personali di ognuno.

Per una trattazione più approfondita delle tematiche trattate o suggerimenti personalizzati rimando al parere più autorevole della Dott.ssa Arianna Rossoni che saprà fornirvi indicazioni più precise in merito.

http://www.alimentazioneinequilibrio.it/

 

Ma soprattutto ricordatevi, anche al lavoro, di prendervi cura di voi stessi...concedendovi un delizioso pranzetto!

 

L'affascinante Ildegarda, monaca benedettina e mistica tedesca, è il personaggio di cui vi parlerò oggi.

 

Vissuta in Europa nel XII secolo, fu per l'epoca un personaggio straordinario, controcorrente, capace di tenere testa a Federico II Barbarossa, con cui strinse un legame di amicizia che terminò solo nel momento in cui la Santa criticò aspramente la scelta dell'Imperatore di supportare due antipapi contro Alessandro III.

 

Filosofa, poetessa, compositrice, veggente, esperta di medicina naturale, consigliera politica, oltre che con l'Imperatore, tenne contatti con altri mistici, nobili e alte cariche ecclesiastiche, tutti personaggi illustri dell'Europa medievale.

 

Physica e Causae et curae sono opere scritte da Ildegarda che contribuiscono ad arricchire le conoscenze in ambito medico, naturalistico, botanico, filosofico, fitoterapico.

Per vivere allineati a se stessi, Ildegarda suggerisce, prima di tutto, una corretta e sana alimentazione, priva di eccessi e scompensi che possono creare muco e umori nocivi.

La Santa tratta anche di drenaggio, metodo utile di purificazione del corpo, parola che oggi si sente spesso abbinata ad altre tecniche rispetto a quelle proposte dalla mistica, quali i salassi e la scarificazione.

Altra metodologia suggerita è il digiuno, pratica che oltre a ripulire il corpo, alleggerisce la mente e la allinea allo Spirito.

Infine, se quanto proposto non è sufficiente per mantenere una ottima salute, Ildegarda sostiene di curarsi tramite la Natura stessa, attraverso erbe medicinali, utilizzo di metalli, pietre preziose e fauna.

Tali qualità, chiamate da lei "virtù", sono necessarie per essere in totale guarigione.

 

L'uomo è un insieme di corpo, mente e Spirito, nel momento in cui viene a mancare l'Unione dei tre elementi, si manifesta uno squilibrio.

Ildegarda fa molta attenzione anche alle emozioni e allo stato d'animo dell'uomo, spiegando che essi influiscono tramite produzioni di umori e scorie nocive al benessere, generando la bile nera. Per tal motivo, la mistica viene spesso riconosciuta come una antesignana della materia psicosomatica.

 

Oltre alla tecnica medica, Ildegarda sostiene che sia fondamentale la consapevolezza, l'attenzione e l'intenzione del cuore. Importante è anche il perdono, il lasciare andare via gli attaccamenti agli episodi che abbiamo vissuto con rabbia e rancore.

 

Rimedi proposti dalla Santa, sono tutt'oggi utilizzati nella fitoterapia contemporanea: cumino per nausea, mentuccia per mal di testa (oggi viene proposta la menta) sono solo alcuni esempi.

 

Sull'utilizzo delle pietre dedica un intero scritto chiamato De Lapidarum, suggerendo ai lettori di prendere consapevolezza che anche loro possono essere d'aiuto: il diaspro freddo, posato sul petto finché non si scalda in più applicazioni, aiuta ad equilibrare lo stato di benessere a livello cardiaco. Anche in questo caso, Ildegarda dimostra di avere conoscenza della cristalloterapia, altra tecnica sorprendente, espressione minerale della Naturopatia.

 

L'anima è padrona del corpo, il modo per far funzionare in modo corretto la propria esistenza è far sì che la seconda si adegui alla prima, evitando resistenze ed attriti.

 

"Perché l'Uomo ha in sé i cieli e la terra e tutte le creature. E' Uno, e tutte le cose nascoste dentro di lui. L'uomo è il recinto delle Meraviglie di Dio".

 

(tratto da Symphonia Armonie Celestium Revelationum)

 

La salute totale si ha nello Spirito, ottenuta grazie al raggio verde Viriditas,Unione consapevole di Uomo con Natura, quanto egli stesso Natura e Uno indivisibile dalla Natura.

 

 

Direttore Responsabile
INDIRA FASSIONI

Se vuoi scriverle: direttore@nerospinto.it